COS’È LA RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA?
Il tema della Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR o RSI) mi è caro in modo particolare perché, come ho sottolineato nella lettera di apertura a questa raccolta di articoli, la strettissima relazione che lega le imprese alla società le rende in grado di fare la differenza, in modo positivo o negativo, nella vita di tutti noi.
L’idea della responsabilità d’impresa trova il primo vero spazio intorno alla metà del ‘900, quando si inizia a parlarne diffusamente a livello internazionale. La consapevolezza che le decisioni e le azioni degli amministratori d’impresa abbiano delle ripercussioni sulla vita di tutta la popolazione, infatti, rende ragionevole pensare che possano ritenersi (ed essere ritenuti) responsabili del loro operato ben oltre la tradizionale valutazione di profitti e perdite. Questa prospettiva è stata fortemente sostenuta anche dall’Unione Europea, che ha evidenziato a più riprese l’interdipendenza di questioni sociali, ambientali, etiche, diritti umani e sollecitazioni dei consumatori ponendole alla base della propria strategia globale (1).
Il superamento della performance economica come unico parametro e la valorizzazione delle persone hanno contribuito a una definizione ancora più precisa di CSR secondo quattro diversi livelli di responsabilità: economica, legale, etica e discrezionale (filantropica) (2). Responsabile è un’impresa profittevole, che osserva gli obblighi di legge, agisce in modo etico ed è concretamente di supporto ai membri della società.
La Responsabilità Sociale, dunque, non è solamente un inquadramento teorico, ma un approccio pratico. Ma se l’importanza della dimensione economica (come di quella legale) è intuitiva per qualsiasi impresa non orientata al fallimento, qual è il potenziale degli aspetti etici e sociali? Esiste una connessione tra responsabilità sociale e potere di mercato? Già nel 1960 Keith Davis sosteneva che ci fosse un legame tra responsabilità e potere tale che le due cose dovessero andare di pari passo: più un’impresa ha potere, più dovrebbe essere responsabile. Evitare la responsabilità, alla lunga, porta a un’erosione del potere (2).
Se le dimensioni etiche e sociali sono in grado di influenzare la performance finanziaria, potrebbero offrire strumenti in grado di entrare nella catena del valore e generare nuove leve competitive? Se porre l’etica al centro fosse “più intelligente, oltre che giusto” (3), un approccio strategico alla CSR potrebbe essere la chiave del successo a lungo termine?
A queste domande, ma non solo, daremo risposta nei prossimi articoli.
(1) Strategia rinnovata dell'UE per il periodo 2011-14 in materia di responsabilità sociale delle imprese
(2) B. Carroll “Corporate social responsibility: Evolution of a definitional construct”, Business Society 1999
(3) Marina Salamon “solo le aziende in cui ‘la gente sta bene’ potranno vivere a lungo”, Alley Oop 16 Febbraio 2017
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